A Napoli la sartoria mondiale
“Sarto e Napoletano”. Così si definisce Emilio De Luca, titolare dell’omonimo Atelier basato ai piedi del Vesuvio, orgoglioso di essere non un semplice sarto napoletano, ma un uomo di grande passione ed impegno che porta avanti la nobile tradizione di famiglia, quella di un antico mestiere (il sarto, appunto) diventato parte integrante della sua cultura e della sua storia napoletana. Un sarto, dunque, e pure napoletano. Una caratteristica che da un valore aggiunto ai suoi prodotti già di ottima qualità.
Proprio la passione e l’impegno che Emilio De Luca ha sempre riversato, e tuttora riversa, nei suoi prodotti hanno permesso la crescita del “suo” brand. Un nome scritto sull’insegna non è garanzia di successo, eccezion fatta per le multinazionali. Il grande successo registrato da Emilio De Luca, infatti, sta proprio nell’affidabilità, nello stile e nella cura di ogni singolo dettaglio che contraddistinguono gli abiti da lui creati, su misura, per soddisfare qualsivoglia esigenza del cliente.
L’estro e la professionalità di Emilio De Luca, coronano la soddisfazione di un’assortita richiesta che, con il passaparola, ha contribuito a sviluppare e a far crescere il marchio De Luca, fino a portare lo stesso sarto in giro per il mondo.
Dalla California a Shanghai, passando per l’Europa, sono molti ed autorevoli coloro che decidono di avere un abito su misura fatto con materiali di pregio italiani, interamente da esperte mani artigiane. E così si rivolgono ad Emilio De Luca.
Di ritorno in Italia, il sarto ci rende partecipi del recente viaggio negli Stati Uniti, dove, racconta, ha «preso le misure di due ottimi medici della Abbott Structural Heart, Santosh Prabhu, Direttore ricerca e sviluppo, e Michael Dale, Presidente della stessa Abbott», una delle migliori strutture sanitarie della California specializzata in cardiopatia strutturale.
Ma nell’ultimo periodo sono stati molti altri autorevoli personaggi a chiedere ausilio al “Sarto e Napoletano” Emilio De Luca, tra i quali il CEO di Carmat, l’azienda francese che ha sviluppato un cuore artificiale usando dei tessuti di mucca per aumentarne la biocompatibilità Stéphane Piat, il chirurgo Francesco Maisano, operante presso il Dipartimento di chirurgia cardiovascolare all’Ospedale dell’Università di Zurigo, la prestigiosa struttura assurta alla cronaca recentemente perché ha avuto in cura Marchionne, e il grande scienziato Andrea Guidotti.
«È per me motivo di orgoglio sapere che la stragrande maggioranza dei miei clienti mi contatta perché ha saputo dall’amico, già mio soddisfatto cliente, che la qualità e il sevizio offerti sono eccellenti – commenta De Luca – Questo significa che la sartoria italiana, ma soprattutto quella napoletana, che sa distinguersi, è ancora apprezzata e voluta in tutto il mondo».